solo chi gioca è vivo

Allora…
non c’è un bambino dentro di noi, non dobbiamo liberarlo.
Non dobbiamo “tornare bambini”, non dobbiamo giocare per “tornare bambini”.
“Ah…. fare questo gioco mi ha fatto tornare bambino… “ .

No.

Il gioco non muore dentro di noi, anche se il bambino non c’è più,
anche se bambini non lo siamo più.

Se torno bambino, se libero il bambino dentro di me,
se mi sento bambino mentre gioco,
il gioco sarà solo un momento effimero
in mezzo a tutte le cose “serie” della vita.

Non dev’essere così.

“Ok .. ora ho giocato, ora fammi ritornare adulto” … che tristezza!

Il gioco è vita.
Non è “a parte”, non è “altro”.
E’ parte della vita.
Fondamentale.
Dalla nascita alla morte.

Giocare è come mangiare, bere, dormire.
E’ al quarto posto.

Quindi è la cosa più importante dopo la sopravvivenza.

Non “tornate bambini” quando giocate: giocate da grandi,
con la vostra testa da grandi, convinti che state vivendo il tempo e non che lo state perdendo.

Lasciatevi inzuppare dal gioco, come se fosse pioggia.

Non usate l’impermeabile dell’adulto, che è uno dei più resistenti…. fra l’altro.

Imparate dai bambini a giocare, se lo avete dimenticato, ma non tornate bambini.

Non c’è nessun bambino dentro di voi. Non dovete liberarlo.

Potete giocare comunque.

GIOVANNI LUMINI

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